ORESTIADE di Eschilo: il conflitto mai risolto tra vendetta e giustizia

Il 6 giugno 2024 nel Palazzo delle Arti “Beltrani” è andato in scena l’Orestiade di Eschilo con la regia della prof.ssa Rossella Piccarreta ed una nutrita squadra di attori, tutti studenti del Liceo De Sanctis di Trani. Il progetto di Teatro Classico e Teatro Tecnologico è stato reso possibile nell’ambito dei finanziamenti PNRR misure 1.4 e 3.2 per la Scuola. La rappresentazione, che ha già raccolto premi e successi nelle manifestazioni nazionali e regionali di Teatro Classico, ha riscosso un grande successo di pubblico e di emozioni che è riuscito a trasmettere: un grande opera drammaturgica che esplora il conflitto irrisolto tra vendetta e giustizia, il rapporto fra destino individuale e ordine universale.

La parola poetica di Eschilo nella bella traduzione di Pasolini giganteggia in una scena essenziale e volutamente minimale. Tra cubi, un drappo rosso e maschere di rame mutano funzione e si caricano di significati polisemici. La parola è spesso accompagnata e sostenuta dal suono dal vivo di strumenti antichi e contemporanei che virano dalla musica classica al soft rock e alla musica elettronica. Si è scelto di mettere in scena della trilogia di Orestea (Orestiade nella versione pasoliniana) solo le prime due tragedie, l’Agamennone e le Coefore. Delle Eumenidi restano solo le Erinni, incapaci, oggi, di trasformarsi in divinità benefiche in un mondo in cui la giustizia sembra ogni giorno vacillare. Il finale del nostro spettacolo resta volutamente aperto. Si intende, così, lasciare domande più che risposte esaustive e svolgere una riflessione sulla violenza e sui mali che affliggono gli uomini. Nel finale eschileo l’autore con l’assoluzione di Oreste e la nascita del tribunale intendeva celebrare la civiltà della sua polis democratica. Noi, uomini del ventunesimo secolo, sconvolti da guerre di feroce disumanità, da brutalità consumate nel silenzio delle case e da un’aggressività diffusa che trova ogni giorno nuove forme, possiamo dire lo stesso?

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